Tutti quelli che hanno parlato della questione meridionale, molto probabilmente non hanno mai capito la situazione, ne della questione meridionale, ne di quella settentrionale, ne tantomeno del significato di Stato o di Stato unitario, oppure sono stati degli ipocriti che hanno sfiorato a parole il problema senza minimamente affrontarlo.
Tacere questa semplice verità non serve a niente.
Se prima non si capisce cosa è lo Stato e da cosa esso è composto, ogni tipo di politica sarà insufficiente per risolvere le necessità della società e del suo territorio.
In particolare, nelle zone come la Calabria e come in altre parti del meridione, non soso stati individuati completamente i nodi strategici territoriali e non sono state costruite le città metropolitane tecnologicamente avanzate, per cui tutti i paesi gravitanti in questi poli sono rimasti senza i collegamenti e i servizi e di conseguenza anche le periferie non hanno potuto esprimere le loro potenzialità.
A mio modesto avviso la Calabria ha bisogno di costruire città tecnologicamente avanzate e visto che sono state individuate 5 provincie e quindi almeno 5 nodi strategici, è conseguenziale che in questi posti devono sorgere 5 città evolute.
Agli snodi di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo e Reggio, a mio modesto parere, devono essere aggiunti quelli di Lamezia e di Sibari, portando così ad almeno 7 le città evolute.
A Sibari in particolare è necessario realizzare l’aeroporto essendo l’unica zona della Calabria scoperta nel trasporto aereo.
A mio avviso Sibari ricopre nodo di traino per tutti gli altri snodi, oltre che per buona parte della Lucania, perché potenzia anche i centri strategici della Basilicata.
Se comprendiamo che i nodi strategici sono necessari in uno Stato, non è poi tanto difficile capire che, anche l’aeroporto e le opere connesse sono necessarie nel territorio della Sibarirtide, sia per lo sviluppo della Calabria settentrionale e della Lucania meridionale, che del meridione e dell’Italia intera.
Continuare con un atteggiamento di assoluta superficialità a sottovalutare questa indicazione prioritaria, magari pensando che ciò sia irrilevante ed eludibile, indica che ancora non abbiamo compreso la necessità delle infrastrutture di base in un territorio e forse, a questo punto, può essere utile incominciare a riflettere seriamente sul perché il sud non migliora e l’intera Italia non cresce come dovrebbe.
Penso che ignorare lo snodo di Sibari è palesemente deleterio non solo per il suo territorio, ma per tutta la Calabria e per l’intero meridione, perché si lascia una falla tecnologica ed evolutiva nell’intera società calabrese e lucana.
E’ necessario iniziare ad investire al più presto anche sullo snodo di Sibari ed elevare contestualmente il livello tecnologico e strutturale degli altri snodi, procedendo senza perdere tempo, altrimenti saremo tutti impreparati per gli eventi epocali che si stanno manifestando e rischiamo tutti di soccombere senza rimedio.
Invito tutti i sindaci della Calabria e della Lucania a riflettere bene su quello che sta accadendo, poiché se entro i prossimi anni non saremo preparati, le conseguenze potrebbero diventare insostenibili per i nostri ambienti e per i nostri territori.